- Anna DI Natale
La Salute Vien Respirando

Un respiro tira l’altro e determina un ritmo vitale. Il respiro muove il concatenarsi di cicli essenziali ed il suo rispondere alla meccanicità è una benedizione, perché ci permette di restare in vita e di continuare a nutrirci, anche quando ci dimentichiamo di esso.
Diamo uno sguardo al funzionamento del respiro. All’interno della gabbia toracica, i polmoni si contraggono quando espiriamo e si espandono quando inspiriamo. Infatti, all’inspiro il diaframma, che è il principale muscolo inspiratorio, si contrae generando una pressione verso il basso, esercitando così una trazione dei polmoni sempre verso il basso e permettendo quindi ai polmoni di prendere spazio.
Al contrario, all’espiro il diaframma risalendo si rilassa e i polmoni si retraggono. Abbiamo dunque una prima fase attiva ed una fase passiva.
Questa viene chiamata respirazione addominale o diaframmatica.
All’inspiro la cassa toracica si espande, grazie alla struttura anatomica delle costole che vengono in avanti. Quest’ultimo movimento è possibile grazie alla contrazione dei muscoli intercostali interni e viene chiamata respirazione toracica.
La respirazione prevalentemente toracica è tipica delle popolazioni dove in generale si vivono ritmi frenetici e stressanti. È perciò importante imparare a passare da una respirazione toracica ad una respirazione addominale.
Un esercizio semplice da poter praticare anche da soli, per qualche minuto ogni giorno, è quello di posizionare le mani sull’addome e all’inspiro di lasciare che le mani vengano spostate verso l’esterno dalla pancia che si gonfia.
All’espiro la pancia si ritrae e con essa anche le mani. Seguendo con la propria attenzione i movimenti del corpo, dettati da ogni fase di un ciclo del respiro, si è maggiormente presenti a come si sta respirando e si favorisce un rilassamento del respiro, che di conseguenza diviene più corretto e profondo.
Dimenticavo, nel seguire il funzionamento del respiro ci si può accorgere che esso è composto da quattro tempi: inspiro, pausa, espiro, pausa.
Riuscire ad osservare e rispettare anche le pause, oltre che consentire di accedere a mondi di sensazioni inesplorati, aiuta ad armonizzare una serie di funzioni nel corpo.
Respirare correttamente consente non solo il ripristino dell’equilibrio psicologico ed energetico-sottile, ma anche delle funzioni fisiologiche degli organi e di tutto il corpo. Prendersi cura di mantenere una corretta respirazione è fondamentale per evitare l’insorgere di fastidiosi sintomi che, a lungo andare, possono sfociare in patologie.
Ad esempio, la respirazione addominale, oltre che migliorare le funzioni respiratorie, esercita un massaggio nella cavità dell’addome e migliora le funzioni digestive nelle sue diverse fasi.
Tutto il corpo trae beneficio da una buona respirazione perché così tutte le cellule di ogni tessuto organico, anche di cuore e cervello, vengono ripulite da tossine e vengono ben nutrite di ossigeno.
Non dimentichiamo inoltre che, con il respiro, non introduciamo nel corpo solo ossigeno, ma anche una sostanza più sottile, chiamata Prana, che nutre i corpi sottili e che interagisce con il nostro benessere. Il respiro e il Prana fanno parte di un argomento importante che merita di essere approfondito e lo tratterò in un prossimo articolo.
Per la maggior parte del tempo non ci si accorge di respirare e lo si fa inconsapevolmente.
In questa assenza è sufficiente vivere un tormento emotivo per influenzare il corretto funzionamento del respiro e provocare un effetto nel corpo, che cercherà di somatizzarlo.
Concludendo, una equilibrata respirazione diaframmatica aiuta a mantenere una condizione di benessere e ad esplorare il proprio corpo anche laddove vi sono zone che rappresentano terre sconosciute, diventandone più consapevoli.
Anna Di Natale - Naturopata